Gianni Moscon è una delle grandi rivelazioni fino ad oggi della Vuelta a España 2017. Sia nella giornata di lunedì che ieri il corridore trentino con il suo ritmo ha provocato una grande selezione nel gruppo dei miglior, favorendo poi gli attacchi di Froome. Per il portacolori della Sky un bilancio molto positivo in queste tappe così come spiega alla Gazzetta dello Sport: “È una Vuelta buona, finora. Però si prospetta molta fatica anche perché è molto dispendioso il nostro modo di correre. Anche se non devi tirare, ma sei in terza o quarta posizione, fai più fatica che in gruppo. E mancano 15 tappe vere alla fine”. “Ogni giorno imparo qualcosa – aggiunge Moscon – Correre con un obiettivo chiaro ti fa crescere. In una squadra piccola, sarebbe stato molto diverso. Questa è la mia seconda corsa con Froome dopo il Romandia, quest’anno. Froome rende tutto più semplice e ti dà una carica enorme“.
Queste prestazioni del campione italiano a cronometro però aprono il dilemma su quello che possa essere l’obiettivo per il futuro fra i Grandi Giri e le classiche. Se potesse scegliere Moscon però ha già deciso quale delle due opzioni scegliere: “I grandi giri. Sono un corridore completo, vado bene a cronometro. Però prima bisogna vedere come supero la prova sulle grandi montagne. La strada è ancora lunga”.
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